Potrebbe sembrare un’operazione semplice, ma non lo è sempre. Per quanto basilare l’uso del trapano possa essere, infatti, esso cela diverse insidie. Sottovalutare la difficoltà e la delicatezza richiesta in questo tipo di lavori, significherà mettere a repentaglio la qualità della performance, rischiando risultati disastrosi. Nelle prossime righe, dunque, scopriremo come utilizzare il trapano attraverso un’esaustiva guida step by step.
Cosa evitare quando si usa il trapano
I meno avvezzi al mondo del fai da te non sono estranei agli errori, nemmeno nel caso dei lavori più elementari. Tra quelli più comuni va sicuramente citata l’esecuzione di fori dalle dimensioni diametralmente diverse rispetto a quelle di cui si ha, effettivamente, bisogno per un determinato lavoro. Un’altra delle pratiche erronee più comuni consiste nello sfruttare le funzioni errate dell’utensile.
Questa disattenzione proviene, generalmente, dalla mera negligenza, portando, però, a seri danni della superficie da forare che comprometteranno l’intero lavoro. La scelta della punta è un altro dei campi più comuni in cui i principianti commettono, generalmente, errori. Ogni superficie ha bisogno di un foro differente che, a sua volta, necessita di una specifica punta. Esse, poi, dovranno essere specifiche e compatibili per l’apparecchio con cui si sta operando.
Una volta assunta l’adeguata dimestichezza, questi errori diventeranno parte del passato. Ovviamente, al fine di padroneggiare determinati tipi di lavorazioni, occorrerà munirsi di utensili che, soprattutto in un primo momento, agevolino le varie mansioni. Su www.ferramentagiusti.com sarà possibile trovare un’ampia gamma di trapani professionali, nelle fasce di prezzo più disparate.
Conoscenze preliminari
Prima di iniziare a forare col trapano, è opportuno seguire alcune dritte preliminari. Consigliamo, infatti, di considerare il tipo di lavoro da svolgere, avendo premura di optare per le modalità e le punte adeguate al materiale su cui si andrà ad operare. La superficie dovrà essere trattata con la consapevolezza di ciò di cui è composta e del tipo di lavorazione di cui questo ha bisogno per un lavoro pulito e utile all’obiettivo.
Ad esempio, quando si fora una parete di mattoni, occorrerà utilizzare una punta più spessa rispetto a quella che si adopererebbe sul cartongesso. Lo stesso discorso vale anche per i metalli. Avvitare e forare richiedono, a loro volta, punte differenti; quindi, occhio al tipo di attività che si andrà a svolgere. Un ulteriore fattore di cui occorre tener conto è la forma della punta. Ognuna di esse presenta design diversi.
Le punte per il legno ricordano un punteruolo, quelle per il ferro, invece, sono realizzate con leghe metalliche e offrono la possibilità di eseguire percussioni superiori rispetto a quelle classiche, forando il ferro con maggior facilità. Quelle per il muro, infine, sono dotate di una parte finale a forma di trapezio.
I migliori consigli per usare il trapano
Quando si adopera un trapano, la prima cosa a cui prestare attenzione dal punto di vista pratico è l’impugnatura. Una volta installata la punta adeguata, l’utensile dovrà essere retto con fermezza. Le braccia devono essere ben distese, in modo che l’intera vibrazione causata dall’utilizzo dello strumento sia, di fatto, distribuita lungo tutto il corpo. La punta del trapano dovrà essere perpendicolare alla superficie su cui si interviene.
Un altro fattore da considerare è il tipo di avvitamento da utilizzare. Lo si seleziona sul dispositivo, attraverso un interruttore apposito. Dopodiché, si avvia l’utensile solo dopo aver appoggiato la punta sulla superficie. Consigliamo di mantenere la presa quando si percepisce resistenza da parte del muro. Durante le lavorazioni, si consiglia di munirsi di un recipiente con acqua, al fine di stemperare la punta una volta utilizzata. La manutenzione dell’utensile, infatti, è tanto importante quanto il suo corretto utilizzo.