Una piacevole sorpresa sortisce dal rapporto Svimez Ismea: il Pil del mezzogiorno presenta una crescita dello 0,8% contro lo 0,5% del Centro Nord. Si tratta, come ormai siamo abituati parlando di miglioramento, solo di decimali ma è significativa l’inversione di tendenza. Il Sud è sempre stato il fanalino di coda nell’economia italiana, sempre trainata dal Nord e questa inversione di tendenza trae la sua origine dall’agricoltura, soprattutto, risorsa fondamentale dell’economia del mezzogiorno. Si registra un ritorno dei giovani alla campagna, con oltre 20 mila nuove imprese che hanno visto la luce nei primi mesi dello scorso anno.
Questo ha anche consentito di registrare un incremento dell’occupazione giovanile del 12,9 superiore a quella del Centro Nord Italia. Sono salite soprattutto le produzioni DOC e DOP e le esportazioni, segno che il Made in Italy nel settore enogastronomico continua ad essere apprezzato nel mondo e che questo dovrebbe essere considerato un settore strategico nell’economia nazionale con adeguate iniziative di sostegno e agevolazione per favorirne l’ulteriore sviluppo.
In Italia, infatti, abbiamo un forte settore industriale e manifatturiero concentrato soprattutto nel Nord mentre l’agricoltura da anni vede un certo abbandono ma è una risorsa fondamentale, insieme al turismo, che non abbiamo saputo valorizzare sufficientemente.