Il Giappone è una potenza industriale, la tenacia dei suoi lavoratori è proverbiale, i giapponesi lavorano tantissimo, rinunciando alle vacanze, che pure spetterebbero di diritto e lavorano quantità spropositate di ore al mese. Nonostante questo, però, nell’ambito delle sette superpotenze, è il Paese con la più bassa produttività.
Per questo il colosso industriale Panasonic, per voce del suo Presidente Kasuiru Tsuga, ha deciso di esortare i propri dipendenti, 100 mila in tutto, a lavorare di meno ma meglio. In sostanza, a tutti i capi reparto e capi ufficio e ai funzionari è stata consegnata una circolare che invita a limitare le ore di straordinario ad un massimo di 80 ore al mese e a far andare a casa i dipendenti dopo le 8 ore di lavoro. L’ingresso al lavoro potrà essere flessibile in base ai compiti e alle funzioni e la Panasonic intende incentivare il telelavoro.
L’esortazione della Panasonic ai suoi dipendenti, in sostanza è di lavorare meno ma meglio, rendendo maggiormente produttive le ore di lavoro. Si tratta di una svolta nel sistema giapponese in cui il lavoro viene prima di qualsiasi cosa senza guardare il numero di ore. Gli stakanovisti giapponesi dovranno ora darsi una regolata a favore della produttività.