Se hai intenzione di aprire una qualunque attività commerciale ci sono delle cose da tenere presente, non solo dal punto di vista burocratico. Bisogna imparare a fare delle valutazioni, al fine di avere il successo che ti aspetti. Vediamo quali passi vanno seguiti per aprire un’attività commerciale che sia degna di tal nome. Il tutto tenendo presente cosa ami e cosa invece non sei portato a fare.
La scelta del locale giusto per la propria attività
Partiamo ad analizzare gli aspetti meno cavillosi, concernenti cioè i contorni dell’attività. E quindi analizziamo l’aspetto del locale. Chi si appresta ad aprire un negozio o un’azienda, deve scegliere il locale giusto. Ci vuole una struttura soddisfacente, ampia a sufficienza da poter soddisfare tutti i requisiti utili.
Il che significa che il locale deve avere la giusta destinazione commerciale, devono essere locali agibili dotati di impianti a norma. In alcune circostanze ci vuole la valutazione sull’inquinamento acustico, sulle norme antincendio. Al contempo bisogna rispettare anche le normative concernenti la sicurezza e l’igiene che prevede un’autorizzazione da parte della ASL.
Sempre in termini di scelta del locale, bisogna anche provvedere al pagamento dei diritti SIAE per diffondere musica e video. Ovviamente il tutto dopo aver ottenuto il permesso per mettere un’insegna che possa indicare la nostra posizione.
Al comune di riferimento c’è bisogno di fare una richiesta del permesso per occupazione del suolo pubblico, magari utilizzando lo spazio di fronte al proprio negozio;
L’iter burocratico
Quello che spaventa maggiormente quando si deve aprire un’attività commerciale riguarda l’iter burocratico. In primis c’è bisogno di aprire la partita Iva, attraverso lo sportello dell’agenzia delle entrate o attraverso il web. C’è un modulo proposto apposta per il caso, da cui si deve scegliere anche il regime contabile a cui bisogna iscriversi. Al contempo si devono perfezionare anche le posizioni INPS e INAIL.
In un secondo momento si deve presentare una dichiarazione di inizio attività al Comune o alla Camera di Commercio, scaricando dal web il modulo SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Esso va compilato in caso di modifica, sospensione, ripresa e cessazione dell’attività. Se però il tuo intento è quello di aprire un’attività artigiana non c’è obbligo di presentare alcuna dichiarazione. Non oltre i 30 giorni dall’inizio dell’attività, bisogna provvedere anche all’iscrizione del Registro delle imprese da effettuare nella Camera di Commercio locale. Gli addetti preposti ti spiegheranno cosa ti serve per rendere ad hoc la tua proposta.
Qualche ultimo passaggio
Stabilito l’iter da seguire e trovato un locale all’altezza della situazione, non resta altro che valutare qualche ultimo aspetto. Ad esempio quello che concerne l’aspetti finanziario. Ti devi porre un budget, basarti su quello che hai, o in alternativa chiedendo un prestito, ovviamente considerando il tempo che ci vuole per un finanziamento.
Dopodiché devi stabilire che tipologia di attività ti piacerebbe intraprendere. Se intendi svolgere un lavoro autonomo, deve essere qualcosa che ti piace, qualcosa che conosci, che ti esalta, che ti fa stare bene. Potrebbe andare bene qualunque cosa, purché tu sappia come muoverti nel contesto.
A questo punto valuta se hai dalla tua parte tutti i requisiti morali e che non ci siano eventualmente ostacoli che ti mettono in difficoltà nel realizzare il tuo sogno. Volendo fare una scaletta dunque di tutti i punti che vanno osservati con estrema attenzione, possiamo indicare:
- La scelta della forma giuridica utile per la tua impresa.
- Frequentazione dei relativi corsi di abilitazione nel caso in cui avrai un tipo di attività che richiede aggiornamento e attenzione.
- Scelta di un locale per la propria attività.
- Apertura della partita IVA.
- Perfezionamento delle posizioni INPS e INAIL, come già detto
- Compilazione e frequentazione del modulo SCIA.
- Iscrizione al Registro delle Imprese